Disfunzione renale come predittore di ictus e di embolia sistemica nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare
Si è cercato di definire i fattori associati con la insorgenza di ictus e di embolia sistemica in un grande studio internazionale sulla fibrillazione atriale.
Nello studio ROCKET AF, 14.264 pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare e clearance della creatinina maggiore o uguale a 30 ml/min sono stati randomizzati a Rivaroxaban ( Xarelto ) o Warfarin ( Coumadin ) a dose aggiustata.
Sono stati identificati i fattori alla randomizzazione indipendentemente associati con la presenza di ictus o embolia non-cerebrale sulla base della analisi intention-to-treat.
Un punteggio di rischio è stato sviluppato nello studio ROCKET AF e validato nello studio ATRIA ( AnTicoagulation and Risk factors In Atrial fibrillation ), una coorte indipendente di pazienti con fibrillazione atriale.
Nel corso di un follow-up medio di 1.94 anni, 575 pazienti ( 4.0% ) sono andati incontro a eventi di end-point primario.
La ridotta clearance della creatinina era un forte predittore indipendente di ictus e di embolia sistemica, secondo solo a precedente ictus o attacco ischemico transitorio ( TIA ).
Fattori aggiuntivi associati con ictus ed embolia sistemica hanno incluso elevata pressione diastolica del sangue ed elevata frequenza cardiaca, così come malattia vascolare del cuore e degli arti ( C-index 0.635 ).
Un modello che includeva la clearance della creatinina ( R2CHADS2 ) ha migliorato l'indice netto di riclassificazione del 6.2% rispetto a CHA2DS2VASc ( C statistica=0.578 ) e del 8.2% rispetto a CHADS2 ( C statistica=0.575 ).
L'inclusione della clearance della creatinina inferiore a 60 ml/min e un precedente ictus o attacco ischemico transitorio in un modello senza altre covariate ha portato ad una C statistica di 0.590.
La validazione di R2CHADS2 in una popolazione esterna separata ha migliorato l’indice netto di riclassificazione del 17.4% rispetto a CHADS2.
In conclusione, nei pazienti con fibrillazione atriale non-valvolare a moderato o alto rischio di ictus, la funzione renale compromessa è un potente predittore di ictus e di embolia sistemica.
La stratificazione del rischio di ictus nei pazienti con fibrillazione atriale dovrebbe includere la funzione renale. ( Xagena2013 )
Piccini JP et al, Circulation 2013; 127: 224-232
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